Sarò sincera. Per me Xavier Dolan è un artista in grado di creare opere straordinarie. The Death and Life of John. F. Donovan è un film ordinario che dà spazio qua e là a dei momenti straordinari.
Dolan per il suo settimo lungometraggio (il primo in lingua inglese) racconta la storia di Rupert Turner (Ben Schnetzer), giovane attore in ascesa che decide di condividere con una giornalista (Thandie Newton) il rapporto epistolare instaurato con la star hollywoodiana John F. Donovan (che gioia vedere Kit Harington in questo ruolo!). Lo spettatore segue quindi la narrazione su due linee temporali diverse: il presente, che vede Rupert impegnato nell’intervista; e i flashback, che mostrano sia il piccolo Rupert (Jacob Tremblay) all’età di otto anni, mentre vive con la madre, sogna di diventare un attore e inizia la sua corrispondenza con John F. Donovan – facendosi carico delle conseguenze che ne derivano -, sia lo stesso Donovan, che cerca di dare una svolta alla sua carriera, convivere con la fama e mettere ordine nella sua vita privata.
Inevitabile pensare particolarmente a Laurence Anyways (2012) per la struttura in flashback e la componente dell’intervista, ma è anche forte la presenza delle tematiche care a Dolan, costanti delle sue opere precedenti: le figure materne complesse, spesso in conflitto con sé stesse e coi loro figli, pur sempre in grado di sprigionare nei loro confronti un amore infinito; l’infanzia e l’omosessualità. Non solo: quando all’inizio menziono dei momenti straordinari, faccio riferimento a delle scene dal forte impatto visivo ed emotivo (le scelte musicali sempre impeccabili) che urlano “Xavier Dolan” da ogni frame. Eppure tutto questo non riesce ad annullare i problemi che contaminano il film. La fatica, gli sforzi e gli innumerevoli cambiamenti che hanno subito sceneggiatura e montaggio ricadono sullo spettatore, messo di fronte ad una storia sbilanciata che arranca e inciampa su sé stessa. Per evitare spoiler cito solo il personaggio di Jessica Chastain eliminato in fase di post-produzione: la sua presenza molto probabilmente avrebbe portato lo sviluppo della trama verso una strada totalmente diversa. Si sente che è un film tanto sofferto.
Malgrado tutto non me la sento di bocciare totalmente The Death and Life of John. F. Donovan. Avete presente quei film che hanno tanti difetti – e non puoi fare a meno di evidenziarli tutti –, ma a cui volete comunque un bene immenso? Perché è questo quello che provo io. Inconsapevolmente Xavier Dolan ha raccontato una parte di me, dei miei sogni e della mia infanzia. Questo è un dono raro.

La mia vita con John F. Donovan è al cinema dal 27 giugno 2019.
Marika.