Eternals, presentato nell’Eternal City (come film di chiusura della 16° edizione della Festa del Cinema di Roma), è l’ultima opera diretta dalla vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, nonché il film Marvel più filosofico di sempre che affronta e fa riflettere sul tempo.

La storia narra di come degli dei cosmici conosciuti come i Celestiali abbiano creato una razza di esseri immortali chiamati Eterni che per 7.000 anni hanno vissuto sulla Terra per difenderla dai suoi antagonisti, i Devianti.
Quando quest’ultimi vengono all’apparenza sconfitti, i 10 membri [degli Eternals] si separano e ognuno va per la sua strada, ma un evento estremamente “emergente” fa si che si riuniscano di nuovo.
La struttura del film si snoda tra passato e presente, utilizzando molti flashback che ci portano dall’antica Mesopotamia ai giardini di Babilonia, da Tenochtitlan a Camden High Street, per spiegare cosa abbiano fatto gli Eterni dal 5.000 a.C. fino ai giorni d’oggi.

Ognuno dei personaggi si è sparso in diverse regioni, come Sersi (Gemma Chan) che vive a Londra insieme a Sprite (Lia McHugh), un* preadolescente androgin* con la capacità di creare illusioni.
Sersi lavora come curatrice di un museo, oltre ad avere l’abilità di manipolare la materia è coinvolta in una relazione sentimentale con un certo umano di nome Dane Whitman (Kit Harington).
Nei secoli passati però ha portato avanti una storia d’amore con Ikaris (Richard Madden), Eterno che possiede la capacità di volare e proiettare raggi di energia cosmica dagli occhi.
Quest’ultimo è sempre stato visto come successore di Ajak (Salma Hayek), leader spirituale del gruppo che ricopre anche la figura di madre per ciascuno degli Eternals e che custodisce un segreto sul motivo per cui il gruppo sia stato inviato sulla Terra, lasciando così il loro pianeta natale Olympia. Ajak è in grado di guarire sia gli umani, che gli Eterni ed è l’unica che può comunicare con i Celestiali.
Gli altri Eterni includono Kingo (Kumail Nanjiani), che quando non è una star di Bollywood ha il potere di proiettare con le sue mani dei proiettili di energia cosmica, Makkari (Lauren Ridloff), la quale è sorda ma è dotata di una super velocità, Gilgamesh (Don Lee), l’Eternal più forte e gentile che vive in isolamento insieme a Thena (Angelina Jolie), una spietata guerriera che sta lottando con una condizione mentale che deriva dall’avere troppi ricordi.
Phatos (Brian Tyree Henry), che possiede il potere dell’invenzione e ai giorni d’oggi vive a Chicago insieme a suo marito e suo figlio, e per concludere Druig (Barry Keoghan), Eterno in grado di usare l’energia cosmica per controllare le menti e che ha scelto di prendere le distanze dal resto della squadra poiché non condivideva il modo in cui hanno interagito con l’umanità.

La Zhao si prende tutto il suo tempo per presentarci correttamente ogni Eternal, dedicando buona parte della durata del film (di ben 156 minuti) a risaltare i protagonisti piuttosto che le location o le battaglie – nonostante siano state raffigurate in modo brillante – facendo si che al pubblico arrivi quel senso di eternità che risiede in ciascun Eterno.

Ha avuto la capacità non solo di raccontare più storie ma di tenere lo spettatore nel palmo della sua mano, creando un film ambizioso che potrebbe essere visto come la Genesi della Marvel, con un’apertura che ricorda lo stile di Star Wars (“In the beginning…”).
Ci ha mostrato quanto la forza, che si estende in ognuno di essi: nello spirito e nella diversità, riesca a rendere autentico quest’ultimo film targato Marvel.

Marvel, un universo cinematografico che nel corso dei decenni passati ha meritato di assumere registi straordinari quali: Chloé, i fratelli Russo, Jon Favreau, Kennet Branagh, Taika Waititi, James Gunn… sposando il loro stile e creandone dei capolavori Eterni.

Eternals è in arrivo nelle sale italiane a partire da domani 3 novembre.

Al solito: non perdete le scene (tanto discusse) post-credits.

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