Nel programma della 16a edizione della Festa del Cinema di Roma si fa spazio a suon di delicate sgomitate una piccola opera, imperfetta, ma con una forte identità, il cui viaggio è iniziato nella sezione Cannes Premiere della 74a edizione del Festival del Cinema di Cannes.

Tratto dal romanzo di Graham Smith, Mothering Sunday è la storia di Jane Fairchild (un’eterea Odessa Young), scrittrice che prima di raggiungere il successo ha ricoperto il ruolo di domestica per una famiglia inglese.

La narrazione dell’opera di Eva Husson è discontinua, composta da ricordi disordinati e frammentati che scandiscono l’unico evento dalla parvenza lineare, la giornata di riposo della servitù inglese – da qui il titolo del film – che la protagonista non trascorre con la madre – è orfana –, ma insieme a Paul Sheringham (un magnetico Josh O’Connor), l’uomo con cui ha una relazione clandestina. Odessa Young e Josh O’Connor dominano la scena, travolgenti e sicuri, la purezza e la dolcezza di lei sposano perfettamente il mistero e la complessità attorno al personaggio di lui.

Esteticamente curata ed elegante, l’opera della regista francese non va mai in profondità: le immagini sensuali, che spesso accompagnano attimi malinconici e carichi di solitudine, parlano più dei personaggi in evidente difficoltà nell’instaurare legami. Eva Husson consegna allo spettatore le memorie di Jane Fairchild, dando proprio a lei stessa l’opportunità di raccontare la sua storia. Tuttavia, non si tratta di ricostruire la sua vita attraverso le pagine dei suoi ricordi, quanto più di assaporare le sensazioni che questi frammenti sotto forma di affreschi offuscati trasmettono.


Mothering Sunday, che per molti aspetti può essere considerato un lontano cugino di Downton Abbey, mette in scena in modo non convenzionale la storia di una giovane donna che cerca di ritagliarsi un posto nel mondo, il cui straordinario cast (che conta anche Olivia Colman – hashtag we love The Crown reunions – e Colin Firth) forse non potrà bastare a soddisfare il pubblico. Josh O’Connor, però, vale tutto il prezzo del biglietto e merita assolutamente di essere visto sul grande schermo. Mark my words.
Prossimamente al cinema distribuito da LuckyRed.
Marika
