A quasi vent’anni di distanza da Reloaded Revolutions, il franchise Matrix – serie di fantascienza che ha influenzato in maniera profonda la Generazione X e i Millenials, rinnovando il cyberpunk e mostrandoci quanto fosse possibile un’ipotetica presa di potere sull’uomo da parte delle macchine, ritorna sul grande schermo con un nuovo capitolo:Matrix Resurrections.

In cabina di regia questa volta vediamo presente solo Lana Wachowski (Lilly ha preferito passare, lasciando l’intera opera alla sorella).

In Resurrections torniamo in un mondo dove esistono due realtà: quella che appare come la vita quotidiana e quella che si nasconde dietro essa. La storia riprende da dove si era interrotta l’ultima. Lì, con una conclusione eroica, Neo (Keanu Reeves) sacrifica se stesso per salvare l’ultima città umana, il regno sotterraneo Zion. Qui invece Neo torna in vita nei panni del suo alter ego Thomas Anderson, un annoiato game designer diventato celebre per aver creato la trilogia di giochi chiamata ovviamente “Matrix”.

La forte fiducia di Anderson nel suo gioco, e quindi il non distinguere la facciata ingannevole conosciuta come realtà dalla sua identità come Neo, lo portano ad avere continui esaurimenti nervosi. A seguito di ciò è in terapia da uno psicologo, l’Analista (Neil Patrick Harris), che lo sta aiutando durante questi episodi psicotici. La sua medicina? La pillola blu.

L’unico accenno di risveglio avviene in una caffetteria che frequenta. Lì vede spesso Tiffany (Carrie-Anne Moss), una madre e moglie con un debole per le moto che assomiglia all’amata Trinity di Neo, sua compagna d’amore e di battaglia (anche lei si sacrificò alla fine di Revolutions). Sia lei che Thomas sentono che c’è qualcosa che non torna, come se le vite che stanno vivendo non fossero le loro. 

Per scoprire se Trinity è ancora viva, Neo si ritrova – di nuovo – davanti una scelta importante: pillola blu (“fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai”), o pillola rossa (“resti nel paese delle meraviglie…”).

La decisione che prende è ovvia: vedere quant’è profonda la tana del Bianconiglio, che qui ha le sembianze dell’hacker Bugs (Jessica Henwick); insieme a lei troviamo Sequoia (Toby Onwumere), operatore di Mnemosyne. Il giovane duo, fedele al gioco Matrix, non ha mai smesso di credere che l’Eletto (Neo) fosse ancora vivo, e proprio grazie alle loro elaborate manipolazioni portano quest’ultimo a riconnettersi con Morpheus (interpretato ora da Yahya Abdul-Mateen II al posto di Laurence Fishburne, che ha preso parte al ruolo nei primi tre capitoli). 

La decisione che prende Neo però, minaccia la fragile pace che risiede nel nuovo rifugio sotterraneo Io (successore di Zion, che nel tempo trascorso dall’ultimo film è stato distrutto). Difatti colei che sta a capo della città, nonché Niobe (Jada Pinkett Smith, di ritorno da Revolutions) è per lo più contraria, poiché sa che per mantenere pace e sopravvivenza su Io bisogna collaborare con le macchine. Tuttavia, l’intera crew di Mnemosyne e il corpo di ufficiali del rifugio si unisce alla sua missione con la speranza di recuperare Trinity.

Nel processo, Neo deve combattere di nuovo con il famoso agente Smith (interpretato da Hugo Weaving nella trilogia originale e da Jonathan Groff in questo nuovo sequel) e con un nuovo nemico la cui identità non può essere rivelata causa spoiler. 

Matrix Resurrections è un film all’altezza delle aspettative: tra scenografia, fotografia ed effetti visivi, lo spettatore torna ad essere l’Alice nel Paese delle Meraviglie che attraverso uno specchio si immerge nuovamente nel mondo Matrix che ricorda. 

Come sempre il punto di forza della storia non può che essere il rapporto tra Neo e Trinity, e credetemi: vedere Reeves e Moss rivestire i loro panni dopo molti anni.. sarà per molti un sogno che diventa realtà. Le nuove aggiunte del cast hanno dimostrato di essere delle presenze interessanti e con una grande maestria nei combattimenti. Molte di esse già viste nella serie TV “Sense8” (sempre creata dalle Wachowski).

Consiglio di rivedere i primi capitoli, per poter godere appieno quest’ultima pellicola targata Warner Bros. Matrix Resurrections vi aspetta nelle sale italiane il 1° gennaio.

PS: chi vede Matrix a Capodanno, resta intrappolato con Neo nel suo gioco tutto l’anno. Non perdetevelo! 

India