La storia di Sissi nel corso di questo secolo c’è stata, e continua ad esserci raccontata sotto ogni forma: cartone animato, film, documentari, serie tv… 

In quest’ultima, composta da sei episodi e diretta da Sven Bohse, il nuovo dramma in costume è una versione rinnovata in chiave più oscura e moderna rispetto alla famosa trilogia con Romy Schneider (1955, 1956 e 1957), e racconta la prima parte della vita di Elisabeth di Baviera, Imperatrice consorte d’Austria, Regina apostolica consorte d’Ungheria, Regina consorte di Boemia e di Croazia (1837 – 1898), soprannominata Sisi (in lingua originale) e nella serie interpretata da Dominique Devenport.

Nonostante figlia di un Duca, Max in Baviera (Marcus Grüsser) e della Duchessa Ludovika in Baviera (Julia Stemberger), quest’ultima appartenente alla famiglia reale (sua sorella era infatti l’Arciduchessa Sophie Friederike von Bayern), Sissi riceve un’educazione lontana dalle formalità aristocratiche del XIX secolo e vive la sua adolescenza in modo libero. 

Diversamente da lei invece, sua sorella maggiore, la Duchessa Helene “Néné” in Baviera(Pauline Rénevier), cresciuta con un insegnamento più rigido e che rispettasse le etichette imposte ai nobili. Anche per tale motivo, la duchessa Ludovika e l’arciduchessa Sophie (Désirée Nosbusch) avevano iniziato le trattative per combinare il matrimonio tra Helene e il figlio della seconda, l’Imperatore Franz Joseph I d’Austria (Jannik Schümann).

Quando arriva il momento di dirigersi ad Ischl, residenza estiva del Kaiser, Ludokiva costringe Sissi ad andare con lei e la sorella Néné, ed è proprio lì che Franz si invaghisce perdutamente della sorella “sbagliata”, nonché quella dall’indole ribelle, ma dall’animo semplice e poetico, Elisabeth. Lui, catturato dal carattere e dall’immensa bellezza della Principessa e Lei, profondamente infatuata dell’Imperatore, li porta a convolare a nozze il 24 aprile del 1854. 

Da qui avviene la trasformazione di Sissi in regnante: una donna che seppur sia stata amata dal popolo, non ha mai smesso di sentirsi soffocata dai rigidi protocolli di corte. 

In questa serie è chiaro sin dalla prima inquadratura che i creatori vogliono cogliere di sorpresa lo spettatore. Per gran parte della storia è stata accantonata la favola che ha diretto Marischka nella sua trilogia e hanno preso posto aspetti più veritieri. Viene evidenziata l’infedeltà di Franz, piuttosto che i momenti felici della coppia reale, come viene sottolineata l’incapacità del Kaiser di regnare, piuttosto che mostrare il perfetto modello regale. 

Nonostante alcuni momenti siano stati del tutto omessi, come ad esempio l’ossessione di Elisabeth per i suoi lunghi capelli, la sua forma fisica e le sue continue cure dimagranti, tanti altri sono stati rappresentati con estrema fedeltà alla storia: le due sorelle (Ludokiva e Sophie) erano d’accordo per far unire in matrimonio i loro figli (Helene e Franz), com’è vero che Franz fu catturato dalla bellezza filiforme di Sissi piuttosto che da quella di Néné. Ed anche la cronologia degli eventi storici (guerre, ambientazioni) non è stata modificata.

Personalmente promuovo questa nuova serie tedesca, che non si sofferma ad insegnare la storia (di cui presumo siamo tutti a conoscenza), ma che attraverso Sissi, la quale ci viene presentata come una principessa audace e progressista, sprona le donne ad affermarsi. 

Sissi è già confermata per una seconda stagione. Nell’attesa potete recuperare la prima su Mediaset Play. 

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