Swimming with Sharks porta sul piccolo schermo gli insidiosi giochi di potere che avvengono al di là dei riflettori del mondo dorato Hollywoodiano, un luogo nel quale sordidi sotterfugi e spietati inganni sembrano far da protagonisti. Regina della narrazione è l’algida Diane Kruger che, nei panni della diabolica produttrice cinematografica Joyce Holt, semina il terrore tra i suoi assistenti d’ufficio disposti a tutto pur di accontentare i suoi desideri.

Ad aggiungersi a questa stretta cerchia di “vassalli” al suo servizio è la giovane ed apparentemente naive Lou Simms, interpretata dall’ex bambina di Mad Men Kiernan Shipka, che nel corso dei sei episodi farà carte false pur di divenire la prediletta del suo boss. In questo ruolo del tutto inedito per lei, Kiernan da prova delle sue capacità recitative e della sua versatilità, plasmando in maniera convincente il suo personaggio dai toni sensuali e dark.

Diane Kruger sembra nata per interpretare il ruolo di un diavolo stiloso, un personaggio dipinto a pennello sul suo fascino austero ed elegante, impreziosito dalla freddezza del suo background tedesco.

Sebbene la sceneggiatura risulti a tratti scontata e poco originale, la serie è senza dubbio un bel vedere per lo spettatore, sia per la regia intrigante che per le interpretazioni eccellenti di tutto il cast. I sei episodi si lasciano guardare con avidità e curiosità, destando sempre grande interesse da parte dello spettatore che attende intrepido un finale a sorpresa.

Finale che purtroppo lascia delusi, non all’altezza della carica emotiva e drammatica che si evolve nel corso degli episodi. Non si tratta sicuramente di un prodotto perfetto, ma sicuramente nel calderone delle ultime proposte delle varie piattaforme, risulta un contenuto intrigante e di classe da non lasciarsi scappare.

Riccardo Capobianco