Sharper è arrivato finalmente sulla piattaforma streaming di Apple TV+ e sancisce il ritorno sugli schermi della leggendaria Julianne Moore, il suo più grande progetto dopo il piccolo film d’autore When you finish saving the world, diretto da Jesse Eisenberg e prodotto da Emma Stone.

Diviso in 4 capitoli, il thriller diretto da Benjamin Caron racconta la sorprendente storia di una truffa nella ricca città di Manhattan, un susseguirsi di colpi di scena e capovolgimenti di ruoli che lasciano il pubblico con il fiato sospeso e costretto e riformulare le proprie convinzioni sulla narrazione.

Julianne Moore è sicuramente il diamante di questo film, la figura chiave attorno alla quale ruotano come pianeti in orbita gli altri personaggi, tra cui l’affascinante e dannato Sebastian Stan e la bravissima Briana Middleton. La figura di Madeline (Julianne Moore) è enigmatica e glaciale, non lascia trasparire nessuna emozione che non sia studiata a pennello per raggiungere il suo unico scopo, nessuna delle sue azioni è casuale, ma tutto ha un fine ben preciso.

Nel creare questo personaggio, Julianne Moore costruisce alla perfezione la figura dell’aristocratica arrampicatrice sociale di Park Avenue, circondata da lussuosi appartamenti, abiti glamour, party esclusivi e cene di beneficenza, e riesce a mantenere in piedi questi castello di bugie celando la verità solo nel suo sguardo scaltro e lussurioso.

La bellezza del film si ritrova proprio nel carisma e fascino di Julianne Moore, senza i quali questo progetto risulterebbe un classico thriller sull’ennesima truffa al miliardario di New York. La fotografia e la sceneggiatura, così come la regia, non sono brillanti o ricche di artifici stilistici, risultano abbastanza basiche e a volte piatte, screditando a tratti il grande lavoro degli attori.

I presupposti per rendere questo progetto un thriller psicologico interessante e degno di essere ricordato negli anni c’erano tutti, ma purtroppo non ha quel quid in più che rende la trama originale e la storia accattivante. Julianne Moore con i suoi look strepitosi, i gioielli Cartier da sogno e le borse rigorosamente Hermès, rimane l’unico faro all’interno di questo calderone di intrighi e bugie che hanno luogo nella bellissima cornice di una New York sempre più affascinante.
Riccardo
