Una serie che si apre con la sexual awakening del protagonista mentre vede George re della giungla (1997) direi che ha già vinto in partenza.
Creata e prodotta da Benito Skinner, influencer e comico statunitense, Overcompensating – L’Inganno è un gioiellino che in queste settimane brilla particolarmente nel catalogo di Prime Video.

Ex-giocatore di football e re del ballo al liceo, smarrito e represso al college: Benny (lo stesso Benito Skinner) è un ragazzo gay non dichiarato che cerca di essere qualcuno che non è nel nuovo capitolo della sua vita alla Yates University. Sono molti gli incontri che lo scuoteranno, fondamentale quello con Carmen (Wally Baram) che cerca di lasciarsi alle spalle la morte del fratello e ritagliarsi anche lei un posto nel mondo. Dopo imbarazzi e fraintendimenti iniziali, Carmen diventa l’ally di cui Benny ha bisogno, senza mai cadere in cliché o generalizzazioni.

In otto episodi di circa trenta minuti ciascuno Benito Skinner sfata i miti del mondo universitario – specialmente la dinamica delle confraternite in cui troviamo il sorprendente Adam DiMarco… direi proprio bono e bravo, con quell’aria da malessere perfetto -, ribaltando stereotipi e archetipi con una scrittura fresca ed esilarante, ma al tempo stesso profonda e attenta.

Tutti i personaggi sono intrappolati negli schemi imposti dalla società, cercano continuamente di dimostrare di essere ciò che non sono, a volte ricoprendo ruoli scelti per loro da altri, come fa il padre di Benny (Kyle MacLachlan!!!!!!!!!) col figlio. La serie mette quindi in scena in maniera frizzante e leggera le insicurezze dei personaggi senza mai fare loro la morale. È come se li accompagnassimo nel loro percorso di accettazione.


A rendere il tutto ancora più memorabile e dolcemente nostalgico vi è l’estetica anni 2000. Partendo dai protagonisti visibilmente adulti che interpretano dei giovani appena usciti dall’adolescenza, è come se la storia non fosse ambientata in un’epoca specifica, quasi come se fosse sospesa nei ricordi vagando fra presente e passato. Con iconiche guest star (James Van Der Beek che ci riporta ai tempi di Dawson’s Creek (1998-2003), ma anche Megan Fox… di cui vorrei anche io un poster animato in camera che mi parla e incoraggia) e sulle note di Britney Spears a rendere il tutto ancora più pop. E last but not least: Charli XCX, che fa sia da guest star, ma anche da executive producer e executive music producer.

Overcompensating – L’Inganno – co-prodotta da mamma A24 – è una ventata di aria fresca che ci ricorda che è normale non accettarsi e al tempo stesso non sentirsi accettati dagli altri, che il percorso è lungo e tortuoso, che ci vuole tempo, ma tutto eventualmente avrà un senso, basta seguire la strada e lavorare su sé stessi senza paura di essere autentici.
Non ci resta che sperare in una seconda stagione altrettanto spumeggiante ed illuminante… Benny I need youuuuuuuuuuu!
Marika
